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28 aprile contro il fascismo!
Oggi alle 19:45 è previsto il raduno dei camerati alla lapide in via Cantarelli, dicono per “non dimenticare”.
Ma a Lecco, infatti, nessuno dimentica gli infami repubblichini che, dopo aver alzato bandiera bianca, falcidiarono partigiani in via Como.
Non abbiamo quindi nessuna intenzione di lasciar loro celebrare in pace quei vili camerati.
Per questo invitiamo a partecipare alla chiamata che giriamo qui sotto.
Contro ogni fascismo vedremo di rinfrescargli la memoria.
Morte al fascio!
Centro di documentazione anarchica l’Arrotino
Dopo Dongo anche Lecco ospita la sua commemorazione fascista.
A 80 anni dalla “liberazione dal Nazifascismo”, c’è chi ancora si permette di celebrare uno dei momenti più bui della nostra storia.
Non restiamo indifferenti!
Vi aspettiamo alle 19.00, di lunedì 28 aprile, davanti all’officina Badoni (Corso Matteotti), da lì ci muoveremo tutte e tutti insieme per far sentire il nostro grido di resistenza.

OPUSCOLO SUL SERVIZIO DI LEVA IN EUROPA
Breve opuscolo presentato durante una giornata di discussione a Lecco
IL SERVIZIO DI LEVA IN EUROPA
Non sarò carne da cannone!
A partire dal 1992, il servizio di leva obbligatorio è stato sospeso o abolito in buona parte degli Stati europei. Ciò è accaduto per varie ragioni, che concernono sia la temporanea assenza di possibili conflitti “vicini”, sia il fattore tecnologico delle nuove guerre.
Infatti pensando a nuove modalità di guerra più tecnologiche che “umane”, i vari Stati sono passati ad una leva professionale volontaria, credendo bastassero militari ben preparati e specializzati anche se in numero più esiguo. Per questo si sono sviluppate campagne di arruolamento volte a ricercare persone che volessero fare una carriera militare e a selezionarle in base alle loro qualità. L’esercito di naja pareva inutile o addirittura controproducente in conflitti affrontati con tecnologie e tattiche sempre più complesse da apprendere e gestire. Al tempo stesso, lo spostamento dell’attenzione su missioni di “peacekeeping” all’estero o interventi comunque lontani dal territorio nazionale favoriva allo stesso modo l’impiego di un ridotto esercito di professionisti ben addestrati e motivati.
A partire dal 2015 però, col conflitto divenuto più caldo in Ucraina, molti Stati hanno iniziato a reinserire la leva obbligatoria, rendendosi conto che il numero di militari era troppo basso. Il tutto si è poi velocizzato a partire dallo scoppio del vero e proprio conflitto tra Federazione Russa e Nato in Ucraina. Questo, nonostante le sempre più moderne tecnologie, ha anche visto il ritorno di una guerra d’attrito, spesso combattuta in trincea, facendo riscoprire a molti governi europei la necessità di avere una riserva di carne da cannone da mandare al fronte.
Per questo abbiamo voluto sintetizzare in questo opuscolo cosa sta avvenendo nei vari paesi europei, partendo da come funzionava l’esercito in Russia e Ucraina prima della guerra.