DA QUESTA PARTE DELLA BARRICATA

27-28 GIUGNO, TAZ A LECCO!!!

ci troviamo in via alla spiaggia a LECCO, zona rivabella, davanti al campeggio.

Per arrivarci,da Milano uscire a LECCO BIONE, girare a destra direzione bergamo e proseguire per 2-3 km, costeggiando il lago e la pista ciclabile. Alla terza rotonda girare a destra seguendo sempre la ciclabile.

per info o problemi, 380-2163856

proposta di discussione durante le TAZ

DA QUESTA PARTE DELLA BARRICATA

Il 27 ed il 28 giugno si terrà a Lecco una TAZ, con chiacchierate, laboratori e tanta informalità. Anche a seguito della tre giorni dello scorso anno vogliamo dedicare il pomeriggio di sabato 27 a portare degli spunti di riflessione sull’approccio rivoluzionario alla solidarietà nei confronti dei compagni in carcere. Questo nell’ottica di critica alla metodologia assembleare tout court che, seppur difficile da sostituire, può essere migliorata creando occasioni di confronto più ampie come ad esempio una TAZ, dove ai momenti di discussione circoscritti si affianchino l’informalità e la complicità negli interi due giorni.

Sabato 27 giugno, dalle 17:

solidarietà ai compagni in carcere significa continuare con lo stesso spirito rivoluzionario le lotte per cui sono stati imprigionati, ma a questo va affiancata una lotta più mirata contro la repressione, i suoi mezzi ed i suoi autori, che vada oltre l’imprescindibile vicinanza umana nei confronti dei detenuti. Una lotta che inceppi realmente gli ingranaggi del sistema carcerario ed eserciti paura e quindi deterrenza nei confronti dei carnefici e dei loro complici; una lotta specifica ed intermedia, ma comunque valida e necessaria, sempre che si mantenga una prospettiva d’attacco, con la consapevolezza che il carcere è una della basi fondanti dell’attuale sistema di dominio.

Abbiamo scelto di parlarne in un’occasione pubblica per creare un confronto collettivo, in cui nascano spunti di riflessione che ciascuno può trasformare poi in atti pratici dove, come, quando e con chi meglio crede. Ci riferiamo a tutti gli “atti pratici”, a prescindere dal reale livello di conflittualità messo in campo, perchè crediamo sia proprio la simbiosi delle varie pratiche dell’agire anarchico l’unico modus operandi che possa conciliare una reale efficacia rivoluzionaria con una fondamentale crescita individuale e collettiva.

In questo senso si tratta di partire dal lavoro (in parte già in atto) di informazione, approfondimento e conoscenza dell’attuale mondo carcerario. Questo, infatti, può assumere un significato rivoluzionario solo se risulta propedeutico all’azione; perché questa traduzione sia possibile, è importante e forse necessario che ci siano momenti di confronto, che servano a dare a ciascuno gli strumenti per concretizzare il passaggio da teoria a pratica.

Come sviluppare quindi un agire anarchico e rivoluzionario in un contesto di lotta al carcere e all’intera struttura repressiva fatta di arresti domiciliari, sorveglianze speciali, braccialetti elettronici e quant’altro?

Domenica 28 giugno, dalle 16:

con la stessa ottica vogliamo affrontare la questione della violenza urbana, per discutere di come questa pratica di attacco al dominio possa avere una reale efficacia rivoluzionaria e in quale modo si possano sostenere gli arrestati in questi contesti di lotta, riferendoci chiaramente alle ultime vicende riguardanti Roma, Cremona e Milano.

Come ribadito lo scorso anno, quello che vogliamo ottenere da questi due giorni non è una via comune da seguire, bensì il cercare punti di incontro dove confrontarsi, darsi stimoli o idee e, perchè no, mettersi in dubbio.

Per info e contatti:

leccoriot.noblogs.org

anarchicilecchesi@autistici.org

individualità anarchiche e affini