Il 5 dicembre si è tenuta l’udienza di appello bis del processo Scripta Manent contro i compagni Alfredo Cospito e Anna Beniamino. Il procuratore generale ha chiesto 27 anni e un mese per Anna e l’ergastolo ostativo con 12 mesi di isolamento diurno per Alfredo, andando persino oltre le precedenti richieste del pubblico ministero Sparagna, che per Alfredo furono di 30 anni.
La corte di assise di appello di Torino non è riuscita ad emettere la sentenza e si è rivolta alla corte costituzionale: i giudici torinesi chiedono se sia legittimo essere obbligati a non riconoscere le attenuanti ad Alfredo Cospito a causa dei suoi precedenti penali. Ciò li obbligherebbe infatti a condannare Alfredo all’ergastolo, pur per una azione che non ha provocato né morti né feriti.
Il prossimo 19 dicembre ci sarà una nuova udienza a Torino, udienza formale tesa ad elaborare il quesito da sottoporre alla consulta.
Alfredo e Anna sono intervenuti con delle dichiarazioni spontanee (pubblicate qui sotto). Alfredo ha ribadito che continuerà lo sciopero della fame fino al suo ultimo respiro contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, Anna ha sottolineato come chiunque sia dotato di un minimo di pensiero critico saprà individuare i mandanti e gli esecutori dell’annientamento del compagno. I solidali presenti in aula hanno salutato i compagni imputati con slogan e applausi.
Poco dopo è partito un corteo per le vie di Torino che, nonostante l’ingente spiegamento di forze repressive, è riuscito ad avvicinarsi al centro storico attraversando alcuni quartieri della città.
Fuori Alfredo dal 41 bis.
Per farla finita con 41 bis ed ergastolo ostativo.
Liberi tutti, libere tutte!