Arrestato il nostro compagno Stecco

Il 20 ottobre è stato arrestato a Bordighera il nostro compagno Stecco. Era latitante da quasi due anni e il mandato di cattura era stato emesso nell’ambito del processo cd. “No name”, in cui è imputato per favoreggiamento alla latitanza di Juan e falsificazione di documenti.

Ora si trova nel carcere di Sanremo, ma ha già un cumulo di pena di oltre 5 anni in seguito a condanne per le lotte contro le frontiere e contro fascisti e leghisti vari

Con Stecco abbiamo condiviso anni di lotte, presentazioni di libri delle edizioni “El Rùsac” che aveva messo in piedi, serate all’Arrotino o camminate in montagna. Chiacchierando su Belgrado Pedrini o su Maria Nikiforova, passando le notti a difesa delle occupazioni o stando fianco a fianco in un corteo, vivendo concerti hardcore o passando ore in assemblee antimilitariste e molte altre cose.

Inutile dire che tutto questo lo Stato non lo potrà mai scalfire.

Saremo sempre complici e solidali con chi, davanti alla mannaia repressiva, sceglie o ha scelto in passato la via della latitanza.

In questi anni lo sperarlo in viaggio ci ha sempre dato forza, con la speranza che lui continuasse a percorrere quella strada per la libertà.

Il suo arresto non può che fare aumentare la voglia di continuare a lottare per un altro mondo possibile.

Con amore e tanta rabbia

Libertà per Stecco

Centro di documentazione anarchico l’Arrotino

 

Per scrivergli:

Luca Dolce

c/o Casa circondariale Sanremo

Strada Armea 144

18038 Sanremo

confermato il 41 bis ad Alfredo

Il tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto l’istanza per la revoca del 41 bis ad Alfredo Cospito (23 ottobre 2023)

Informiamo che il 23 ottobre è stato reso noto l’esito dell’udienza del 19 ottobre scorso presso il tribunale di sorveglianza di Roma: l’istanza di revoca anticipata della detenzione in regime di 41 bis per il compagno anarchico Alfredo Cospito è stata respinta. Ricordiamo che Alfredo si trova attualmente recluso nel carcere di Bancali, a Sassari (indirizzo: Alfredo Cospito, C. C. “G. Bacchiddu”, strada provinciale 56 n. 4, Località Bancali, 07100 Sassari).

In quest’occasione, sebbene alcune strutture dell’antiterrorismo (specificatamente, la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e la Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione) avessero espresso dei pareri favorevoli alla revoca del provvedimento di detenzione in 41 bis, ha prevalso la volontà politica di mantenere il compagno in questo regime detentivo.

Nei giorni scorsi i pareri di tali strutture hanno avuto un certo rilievo tra i mass-media di lingua italiana. A gennaio l’antiterrorismo fornì una prima volta i propri pareri in occasione di un’altra istanza di revoca anticipata, a quel tempo inviata al ministro della giustizia Nordio (oltre alla DNAA, all’epoca si espresse anche il comando del ROS dei carabinieri). Se mesi fa, durante lo sciopero della fame a oltranza, questi pareri favorevoli alla revoca del 41 bis manifestarono la dinamica contradditoria interna alle istituzioni e all’apparato repressivo innescata dal movimento di solidarietà internazionale, attualmente esprimono ancora una volta come la mobilitazione abbia reso evidenti e consolidato delle contraddizioni nell’organismo statale. Questa è la strada su cui continuare, rendendo il costo politico di tali contraddizioni sempre più alto.

Nel respingere le schifose calunnie dei tribunali sul fatto che gli anarchici possano avere dei “capi” o ricevere degli ordini, non ci nascondiamo che sulla pelle del compagno si sta giocando un monito di deterrenza per tutti noi. Quel monito, oggi come ieri, va rispedito al mittente con la massima fermezza. Gli anarchici non hanno bisogno di farsi istigare o orientare da alcun leader prigioniero, ci riuscite benissimo voi.

Solidarietà rivoluzionaria con Alfredo Cospito e con tutti gli anarchici e i rivoluzionari prigionieri

Rovesciamo la guerra dei padroni in guerra contro i padroni

Venerdì 20 ottobre all’arrotino

il 21 ottobre a Ghedi

Gino trasferito al carcere di Alessandria

Riceviamo e diffondiamo:

Operazione Scripta Scelera: Gino Vatteroni è stato trasferito dal carcere di Massa a quello di Alessandria (9 ottobre 2023)

Il compagno anarchico Gino Vatteroni è stato trasferito dal carcere di Massa a quello di Alessandria, nella sezione di “Alta Sicurezza 2”, dove sono stati imprigionati in passato molteplici compagni anarchici e dove sono attualmente prigionieri alcuni militanti comunisti rivoluzionari. Il compagno si trova nel circuito di Alta Sicurezza in quanto l’accusa di istigazione a delinquere (art. 414 c. p.) ha la circostanza aggravante della finalità di terrorismo (art. 270 bis 1 c. p.).

Ricordiamo che il compagno – arrestato l’8 agosto per l’operazione Scripta Scelera contro il quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny” e inizialmente posto agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni e il braccialetto elettronico – è stato tradotto in carcere il 4 ottobre per via di un inasprimento della misura cautelare disposto dal GIP a partire da una segnalazione della DIGOS. Nella stessa giornata anche un’altra compagna, Veronica, ha ricevuto la notifica dell’aggravamento della misura cautelare dall’obbligo di dimora con rientro notturno dalle 19:00 alle 07:00 agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni e il braccialetto elettronico (si veda l’“Aggiornamento sull’operazione Scripta Scelera: Gino trasferito in carcere a Massa, Veronica agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni”).

Pertanto a seguito dell’inasprimento delle misure cautelari, la situazione dei dieci compagni e compagne per cui in due occasioni il PM Manotti aveva richiesto l’arresto in carcere è la seguente: oltre a Gino in carcere ad Alessandria, altri quattro si trovano agli arresti domiciliari con tutte le restrizioni, tre all’obbligo di dimora con rientro notturno dalle 19:00 alle 07:00, uno anch’esso all’obbligo dimora e con rientro notturno dalle 21:00 alle 06:00. Infine, un decimo compagno è indagato senza alcuna restrizione.

Con queste continue provocazioni da parte della DIGOS (ricordiamo che in questi due mesi un compagno era stato posto in carcere per qualche notte in attesa di individuare il domicilio e un altro ha ricevuto un aggravamento della misura in arresti domiciliari per un mese come monito per una presunta violazione delle prescrizioni) la polizia politica è infine riuscita – per la prima volta nella storia recente – a collocare un compagno anarchico in custodia cautelare in carcere, per giunta in AS2, sulla base di un reato oggettivamente di opinione. Il fatto si pone come ennesima escalation repressiva contro la stampa e le idee dell’anarchismo rivoluzionario in Italia, in continuità con l’operazione Sibilla e con il trasferimento di Alfredo Cospito in regime di 41 bis al fine di colpire il contributo che il compagno ha continuato a dare al movimento per dieci anni da dietro le sbarre. Di fronte all’offensiva repressiva dello Stato, non ci faremo intimidire da queste vere e proprie politiche di guerra: perseveriamo nell’agitazione e nella propaganda anarchica.

Solidarietà con Gino e con tutti gli anarchici e i rivoluzionari prigionieri!

Alcuni anarchici indagati e solidali

L’indirizzo del compagno:

Gino Vatteroni
C. R. “S. Michele” – Alessandria
strada statale per Casale 50/A
15121 Alessandria

Riportiamo qui di seguito le coordinate del conto per la cassa di solidarietà con i compagni inquisiti:

Carta postepay numero: 5333 1711 9250 1035
IBAN: IT12R3608105138290233690253
Intestataria: Ilaria Ferrario

Appello “SABOTIAMO LA GUERRA”

SABOTIAMO LA GUERRA

Appello per una mobilitazione internazionale ed internazionalista contro la guerra in Ucraina

La guerra in corso in Ucraina non è un conflitto tra i tanti, e men che meno una semplice “guerra per le risorse”, ma un capitolo centrale di un più ampio scontro tra blocchi di Paesi capitalisti per la spartizione del mondo, in cui sono in gioco la supremazia economica, militare, tecnologica e la ridefinizione degli equilibri internazionali. Infatti, mentre in Ucraina si combatte da più di un anno e mezzo, si profila sullo sfondo lo scontro militare con il principale avversario del capitalismo occidentale, la Cina. Dire che siamo sul piano inclinato che può portare alla terza guerra mondiale non ci sembra né un’esagerazione né un inutile allarmismo.

….

Puoi leggere l’appello completo in:

Sabotiamo la guerra. Appello per una mobilitazione internazionale ed internazionalista contro la guerra in Ucraina

Per l’appello impaginato:

sabotiamo-la-guerra

sabotiamo-la-guerra-k

Venerdì 1 settembre all’arrotino

ENNESIMA OPERAZIONE REPRESSIVA ANTIANARCHICA A CARRARA

 

Il silenzio e la censura che il potere cerca di imporre sulla solidarietà anarchica non impedisce che questa ci sia (…), in tutto il mondo esiste un sospiro caldo che travalica i confini e può generare la slavina che travolgerà l’esistente.

Da “Bezmotivny” n°1

8 agosto 2023 la repressione bussa alle porte di dieci compagni e compagne in tutta la penisola, del circolo anarchico Goliardo Fiaschi di Carrara e di una tipografia.

I compagni, di cui uno in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 5 con obblighi di dimora con rientro notturno, sono accusati di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Tutte queste accuse derivano dal fatto che i coinvolti nell’indagine partecipavano alla stesura di Bezmotivny, quindicinale anarchico arrivato al terzo anno di pubblicazione. I compagni sono accusati di “attività di propaganda sovversiva” attraverso “la redazione, la stampa e la diffusione, sull’intero territorio nazionale, del periodico clandestino denominato Bezmotivny – Senza Motivo“. A differenza di molte altre indagini del passato, in cui si veniva accusati anche di azioni avvenute, in questo caso la direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo si è basata esclusivamente sugli scritti della pubblicazione. In questi tempi di guerra bastano le idee e le parole pericolose per essere inquisiti.

Ai compagni e alle compagne colpiti dalla repressione va tutta la nostra solidarietà, colpevoli di aver dato alle stampe uno strumento che in questi anni ha contribuito alla discussione e al dibattito su varie tematiche anarchiche e internazionaliste. Un periodico che dava voce agli insorti, attraverso la pubblicazione di rivendicazioni delle azioni avvenute in tutto il mondo. Un giornale che ha lasciato spazio agli scritti dei compagni sequestrati dallo stato, come fatto con Alfredo, che dopo mesi di lotta resta rinchiuso in quel regime di tortura che è il 41 bis.

Continueremo sempre a propagandare le idee anarchiche, quelle idee che mirano a distruggere questa società fatta di soprusi, di classi, di oppressi e oppressori, di sfruttati e sfruttatori, quelle idee che attraverso la propaganda vogliono divenire realtà, mettendo a soqquadro l’esistente.

Al fianco dei compagni colpiti da queste ennesime misure repressive

Sempre con Alfredo contro il 41 bis

Morte allo stato e viva l’anarchia

 

Centro di documentazione anarchico l’Arrotino

 

L’indirizzo per scrivere a Gigi:

Luigi Palli

Casa circondariale di La Spezia

Piazza G. Falcone e P. Borsellino n. 1

CAP 19125

La Spezia (SP)

 

Ennesima operazione repressiva antianarchica a Carrara pdf

Aperitivo 26 maggio

Iniziativa venerdì 12 maggio al Galeone